Quali sono le dimensioni minime di una cucina abitabile?

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Negli ultimi anni, la metratura media delle nostre case si è ridotta notevolmente, passando dagli oltre 100 mq in media delle case dei nostri genitori, ad una media di 70 mq delle case più recenti.
Questo cambiamento è dovuto principalmente ai nuovi stili di vita: dalle campagne e dalle zone più periferiche si tende sempre più a spostarsi nelle grandi città dove lo spazio a disposizione è inferiore.

Con le case che si fanno sempre più piccole, la sala da pranzo diventa un ambiente di cui si può fare a meno, lasciando spazio alla diffusione della cucina abitabile, ossia quella che unisce in un unico ambiente sia la cucina che la sala da pranzo. Ma quali sono i criteri che bisogna rispettare per definire una cucina “abitabile”?

Dimensioni di una cucina abitabile: le regole da rispettare

I metri quadri minimi necessari per avere una cucina abitabile variano in base al Regolamento Edilizio di ogni singolo comune, ma mediamente sono necessari almeno 9 mq di superficie per poterla considerare tale, in modo che ci sia uno spazio di manovra sufficiente per le attività culinarie: in particolar modo dietro ai fornelli, vicino al lavandino e attorno al tavolo.

Oltre ai metri quadri minimi, bisogna rispettare anche altri criteri, quali:
-Un’altezza minima dei soffitti pari a 2,70 m.
-La presenza di una finestra di superficie almeno pari a un ottavo della superficie del pavimento.
-La presenza di una cappa aspirante. Se, però, la cottura avviene tramite piani ad induzione o in vetroceramica è possibile che la cappa sia soltanto filtrante.
-L’assenza di un accesso diretto al bagno.

Ora i requisiti indispensabili di una cucina abitabile li sappiamo, ma perché dovremmo optare per una cucina abitabile anziché creare due ambienti separati, seppur più piccoli?

Perché scegliere una cucina abitabile per la propria casa

Al di là delle dimensioni dello spazio a disposizione, una cucina abitabile può essere la soluzione ideale per diversi motivi:
-I pasti in famiglia risultano più intimi grazie all’ambiente unico che permette di stare insieme comodamente sia durante la preparazione dei pasti che dopo.
-Mentre cuciniamo si evita di diffondere gli odori della cucina negli altri ambienti della casa, poiché basta chiudere la porta per isolare l’ambiente della cucina e della sala da pranzo.
-Avendo un unico ambiente che racchiude sia la sala che la cucina, è più facile e veloce mantenere l’ordine e ripulire dopo aver cucinato.

Cucina abitabile moderna

Se hai bisogno di una cucina abitabile in casa tua, ti saranno utili dei suggerimenti per arredarla senza sacrificare lo spazio disponibile né rinunciare a tutto l’indispensabile.

Come arredare una cucina abitabile moderna

Arredare una cucina abitabile piccola può essere complicato, soprattutto se la disposizione delle porte e finestre non è ottimale, facendo risultare l’ambiente ancora più angusto.
Ciò però non deve scoraggiarci, perché con i mobili giusti e un pizzico di creatività si può dar vita ad una cucina abitabile comoda e funzionale, che non ti farà rimpiangere lo spazio limitato.

Per arredare la cucina, partiamo dalle basi: la scelta dei colori, dei materiali e delle luci giusti. Per gli ambienti piccoli, infatti, optare per colori chiari e materiali naturali, come il legno, è fondamentale per donare all’ambiente quell’atmosfera ariosa e rilassante di cui abbiamo bisogno, permettendo di ampliare visibilmente i volumi e far sembrare più grandi la superficie della cucina. Abbina questi colori e materiali con delle belle luci calde a soffitto e avrai un ambiente accogliente in cui la tua famiglia non vedrà l’ora di passare del tempo insieme.

Una volta definite le basi, bisogna scegliere il tipo di mobili con cui arredare il nostro ambiente; la parola d’ordine deve essere moderno: lo stile minimal, con linee geometriche ben definite, infatti, è perfetto per arredare gli ambienti piccoli senza sprecare metri quadri utili.

Cucina abitabile minimal

Oltre ad abbracciare uno stile più minimale, poi, può essere utile anche sfruttare la superficie verticale e gli angoli, sviluppando l’arredamento in altezza e posizionando, dove necessario, dei mobili ad angolo: in questo modo si può trovare spazio anche dove si pensava non ci fosse, sfruttando un’area che altrimenti resterebbe inutilizzata.

Per non creare sensazioni di claustrofobia e chiuso, si può optare per scaffali aperti e armadi pensili, che offrono spazi di contenimento indispensabili in una cucina, senza però dare la fastidiosa sensazione di un ambiente eccessivamente pieno di mobili; altra soluzione utile, poi, potrebbe essere un tavolo allungabile, qualora i membri della famiglia non siano molti ma si potrebbe comunque aver bisogno di qualche posto in più in particolari occasioni: in questo modo si potrà avere tutto lo spazio di cui si ha bisogno all’occorrenza, potendo però richiudere il tavolo e risparmiare spazio quando non più necessario.

Cucina a scomparsa Gallura DX

Quando l’ambiente è molto angusto e si vuole risparmiare più spazio possibile, vengono in nostro aiuto le soluzioni salvaspazio. Queste sono risposte intelligenti per le esigenze di coloro che vogliono coniugare design e scarsa metratura, in quanto consentono di avere tutto l’occorrente anche in poco spazio, ottimizzando la superficie a disposizione.

Le cucine a scomparsa riescono a contenere frigorifero, fornelli, lavello e una piccola dispensa anche in soli 1,5 m e sono l’ideale per quelli che non hanno particolari necessità in cucina o semplicemente preferiscono risparmiare spazio per una zona pranzo più grande.

Cucina a scomparsa Brianza XS

Ora che sappiamo tutto ciò che dobbiamo tenere a mente per creare una cucina abitabile con la C maiuscola, non resta che metterlo in pratica!

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